CINEMA
Nel 1967, ho interpretato il mio primo ruolo nel film "Idillio a Mitilene (Lesbo)", con Kostas Prekas, e la regia di Edoardo Mulargia. Il 1968 è un anno particolarmente prolifico, con tre film di produzione italiana: "Bocche Cucite", con Lou Castel e Giancarlo Prete; "Donne Botte e Bersaglieri", con Little Toni; "Fenomenal e il tesoro di Tutankamen". Due anni dopo, ho avuto il mio primo impegno in una produzione anglo-Americana, nel film "The Martlet's Tale" (1970, tratto dal romanzo di Nicholas Delbanco) nel ruolo di Crisanthy, con Katina Paxinou e la regia di John Crowther, mio marito. Nella prima meta' degli anni settanta ho preso parte ad alcunie commedie divenute cult, come "Il Figlioccio Del Padrino", nel ruolo di Onesta, con Franco Franchi e la regia di Mariano Laurenti.
Durante gli anni settanta, mi si presenta la possibilita' di sviluppare la mia carriera internazionale; prima di tutto, con il film cult statunitense “Steppenwolf” (tratto dal romanzo di Herman Hesse), con Max Von Sydow e Dominique Sanda e la regia di Fred Haines (candidato all’Oscar per l’Ulisse di Joyce); “e poi con "Il Piccione di Piazza San Marco (Le Guignolo)”, con Jean Paul Belmondo, campione di incassi durante la stagione 1980\81, e il Western “Il Mio Nome è Shanghai Joe”, con Chen Lee e Klaus Kinski, e la regia di Mario Caiano, doppiato in tutte le lingue e che ha conquistato il pubblico internazionale.
Dopo aver girato lo sceneggiato “Il Girasole” (tratto dal romanzo di Krudy), regia di Z. Horvath, prima coproduzione tra la RAI e la Televisione ungherese, nella seconda parte degli anni settanta inizia una preziosa esperienza cinematografica e televisiva con film acclamati a livello intenazionale come: “A Strange Role" (Herkulesfurdoi Emlek) di Sandor Pal, candidato all’Oscar come miglior film straniero e vincitore dell’Orso D’argento a Berlino, “Une Nuit Très Morale” (Egy erkolcsos ejszaka), regia di Makk Karoly (menzione speciale della critica al Festival di Cannes) e il filmTV documento “Aiuto Aiuto” (Segítsetek, segítsetek!) di Nemere Laszlo, Vincitore Festival di Montecarlo.
Esaurita la parentesi ungherese, nel 1982 ho lavorato assieme ad Harvey Keitel in "Copkiller", diretto da Roberto Faenza.
1967
Quarta parete, regia di Adriano Bolzoni
1968
Fenomenal, e il Tesoro di Tutankamen, regia di Ruggero Deodato
Donne, Botte e Bersaglieri, regia di Ruggero Deodato
Vedove inconsolabili in cerca di... distrazioni, regia di Bruno Gaburro
Bocche Cucite, regia di Piero Tosini
1970
1971
Le Inibizioni del Dottor Gaudenzi, Vedovo, con il Complesso della Buonanima, regia di Giovanni Grimaldi
Le Leonesse, regia di Henri Zaphiratos
1972
Una Cavalla Tutta Nuda, regia di Franco Rossetti
1973
Milano Rovente, regia di Umberto Lenzi
Il Mio Nome e' Shanghai Joe, regia di Mario Caiano
Il Figlioccio del Padrino, regia di Mariano Laurenti
1974
1976
1977
Una Notte Molto Morale, regia di Karoly Makk
1978
Sono Stato Un'agente CIA, regia di Romolo Guerrieri
1980
Le Guignolo (Il Piccione di Piazza San Marco), regia di Georges Latner
1982
Copkiller (L'assassino dei poliziotti), regia di Roberto Faenza
1983
The Lonely Lady, regia di Peter Sasdy